Forse avrai sentito diverse volte la definizione “Internet delle Cose” e ti sarai domandato cosa fosse e come funzionasse. Il modo più corretto sarebbe definirlo “Internet degli Oggetti” in quanto esistono oggetti, definiti “Smart Objects” veramente intelligenti. Non pensare ai soliti PC, Smartphone o Tablet ma più che altro a quegli oggetti che circondano la tua quotidianità, a casa, a lavoro e in città, ma ai quali spesso presti poca attenzione. L’idea dell’Internet delle Cose è proprio questa, portare nel digitale oggetti presenti nel nostro quotidiano. Ormai sono diversi anni che esiste l’espressione Internet delle Cose, venti per la precisione. Gli ambiti sono i più disparati: Smart House, Smart Building, Smart Factory, Smart City e così via. Ma quindi come può l’Iot rappresentare un aiuto per aumentare produttività ed efficacia della nostra casa o delle aziende, a qualsiasi comparto industriale esse appartengano?
L’Internet delle Cose è semplicemente esplicabile con dei banali esempi: IoT è ad esempio un frigorifero che ordina il latte quando “si accorge” che è finito. IoT è una casa che accende i riscaldamenti appena ti sente arrivare. Questi sono esempi di IoT, ovvero di oggetti che, collegati alla rete, permettono di unire mondo reale e virtuale. Di questi piccoli esempi ne potremmo fare diversi ma ci sono alcuni ambiti, più complessi della tecnologia di un frigorifero, nei quali l’IoT sta letteralmente stravolgendo il modo di interporsi.
IoT e Risparmio Energetico
Tra le numerose aree di risparmio il settore energetico è uno di quelli sui quali è possibile investire maggiormente. Uno dei vantaggi è quello che non influisce in alcun modo sugli output di produzione e sul livello di servizio al cliente. Cercare di ridurre i costi energetici è un’operazione che dovrebbe essere posta in essere in qualsiasi momento della vita dell’impresa. Anzi, poiché i consumi determinano un costo continuativo e per buona parte proporzionale alla rotazione delle attività produttive, andrebbe fatto il prima possibile. Non è più sufficiente scegliere le migliori offerte luce e gas presenti sul mercato libero dell’energia.
Questo è realizzabile utilizzando un’ampia gamma di strumenti e soluzioni tramite l’Internet delle Cose. Gli interventi mirati al risparmio energetico possono essere progressivi e graduali, partendo dai low hanging fruits, cioè dai frutti bassi e quindi facili da raccogliere. Passo dopo passo si ha un riscontro oggettivo in modo tangibile dei risultati ottenuti e perciò si potrà alzare l’asticella del risparmio e continuare a estrarre benefici tramite una “cost reduction” continuativa, attraverso iniziative che sono sempre alla portata di qualsiasi azienda. Il cost saving energetico è un percorso che, dalla sua attivazione, genera risultati in tempi brevi. Si parla del 10-15% all’anno; nell’arco di due o tre anni si può provare a superare il 30%. Insomma, sia a casa che in azienda, installare “oggetti intelligenti” volti a favorire il risparmio energetico può essere una soluzione valida per abbattere i costi in bolletta e sprechi inutili.
Quando si comprende fino in fondo l’importanza del risparmio energetico, quest’ultimo diventa un approccio strutturale e continuativo in azienda, che prosegue nel tempo su traguardi sempre nuovi e aggiornati, favorito dall’evoluzione della tecnologia e della normativa. Sono molti gli strumenti e le strategie che si possono adottare, in ogni caso è importante affidarsi a consulenti e società specializzate, che possono proporre un bagaglio esperienza importante al fine di elargire una vasto pacchetto di soluzioni. L’IoT delle cose continua imperterrito il suo percorso verso un futuro tecnologico sempre più volto all’ottimizzazione del risparmio del tempo, del denaro e della salvaguardia del pianeta.
Iot Auto e Trasporti
Un grande settore che gode dei vantaggi dell’IoT è quello delle auto e dei trasporti. Uno dei più grandi esempi di IoT in questo ambito è quello del controllo remoto della posizione e dello stato di funzionamento dei veicoli. Non solo. La protezione degli occupanti in caso d’incidente, i servizi assicurativi e di noleggio. Le centraline montate sui veicoli commerciali e privati consentono di raccogliere dati utili all’assistenza, all’ottimizzazione del funzionamento del mezzo e, nel lungo termine, al miglioramento costruttivo e della sicurezza. La facilità di comunicazione con i centri servizi permette di adeguare i premi assicurativi ai km percorsi e allo stile di guida di chi è al volante, ma soprattutto rispondere prontamente e automaticamente alle emergenze che si possono verificare. L’Internet delle Cose permette di controllare che le norme stradali vengano rispettate e valutare le condizioni del traffico. Tutto questo a vantaggio dell’ottimizzazione di tempi, affidabilità, ma anche della creazione di modelli di business innovativi nel noleggio e nel trasporto in genere. Vedi Uber.
IoT e Industria 4.0
Un altro esempio è quello dell’industria 4.0. Grazie all’IoT è possiile rendere intelligenti macchine e linee di produzione attraverso l’integrazione di sensori IoT, attuatori e componenti di Edge Computing per elaborazione in tempo reale e quindi avvio di processi automatici e allarmi. Questi dati, selezionati ed elaborati dai sistemi Edge, hanno la possibilità di estendersi in ulteriori elaborazioni, come ad esempio per alimentare le dashboard per il controllo di fabbrica oppure alimentare i sistemi esterni di machine learning e AI utili per fare manutenzione e per ottimizzare la produzione. Questo enorme quantitativo di informazioni offre la possibilità di avere previsioni più attendibili, benefici a livello della flessibilità e del bilancio energetico, riduzioni degli scarti. Inoltre le capacità IoT integrate ad elettrodomestici, uffici e infrastrutture consente di ridurre i consumi energetici e creare nuovi servizi a valore aggiunto nel post vendita sia in ambito professionale sia consumer.
Come funziona l’Iot?
Questi sono solo due esempi concreti dell’Internet delle Cose e delle sue potenzialità. Ma come funziona veramente l’Internet delle Cose? Protagonisti indiscussi delle reti IoT sono i sensori IoT. Si tratta di tutti quei device che consentono di raccogliere i dati i quali verranno analizzati e processati per essere elaborati al fine di produrre la conoscenza necessaria per reagire e prendere decisioni. Esiste un grande numero di dispositivi che possono essere inseriti in una rete IoT: innanzi tutto le videocamere. Successivamente i rilevatori di luminosità, calore, umidità e onde magnetiche; a seguire i sensori di movimento e prossimità così come quelli del suono. Molteplici sono poi gli oggetti che già oggi e sempre più in prospettiva riguarderanno l’ambito degli wearable.
Il mercato Italiano dell’IoT
L’Internet of Things svolge un ruolo da protagonista nello sviluppo digitale del nostro Paese. Il mercato IoT italiano è cresciuto del 24% negli ultimi anni. Sono soprattutto i servizi a valore aggiunto abilitati dagli oggetti connessi a raccontare la raggiunta maturità di questo mercato. Numerosi sono gli esempi di applicazioni IoT che interconnettono persone e “cose” lungo la nostra amata penisola: stilare una classifica degli ambiti applicativi più diffusi non è difficile, in quanto molto numerosi e in continuo mutamento.